La Direttiva Quadro Acque e l’introduzione del Deflusso Ecologico

La Direttiva Europea 2000/60/CE, nota anche come Direttiva Quadro Acque (DQA) ha come obiettivo fondamentale il raggiungimento dello stato di qualità BUONO in tutti i corpi idrici di ciascun stato membro.

L’Autorità di Distretto Alpi Orientali ha provveduto ad adottare la DQA nell’ambito dei bacini idrografici del nord-est, dall’Adige all’Isonzo, redigendo il Piano di Gestione delle Acque. Nell’ambito del piano sono stati definiti i corpi idrici, la loro qualità, le misure utili a raggiungere o mantenere lo stato qualitativo almeno buono sotto il profilo chimico e ecologico.

Tra le misure fondamentali, la DQA ha introdotto il Deflusso Ecologico (DE), definito come il volume d’acqua utile affinchè l’ecosistema acquatico continui a prosperare e a fornire i servizi necessari.
Il deflusso ecologico prevede che in ogni sezione di un corso d’acqua naturale la portata che transita abbia caratteristiche di naturalità, mantenendo valori non inferiori a quanto il fiume necessita per assicurare buone caratteristiche ecologiche.
Il DE subentra al deflusso minimo vitale (DMV) fino ad oggi rispettato, ovvero la portata residua in grado di permettere a lungo termine la salvaguardia della struttura naturale del corso d’acqua ed assicurare un equilibrato utilizzo della risorsa idrica, salvaguardando le esigenze di soddisfacimento dei diversi fabbisogni sotto il profilo qualitativo e quantitativo.
Il valore del DMV è stato stabilito nei primi anni 2000, dopo una lunga fase di sperimentazione. Lo strumento che per il bacino del Piave l’ha definito è il Piano stralcio per la gestione delle risorse idriche del bacino del Piave.
Nel corso del 2017 l’Autorità di Distretto Alpi Orientali, su disposizione del Ministero dell’Ambiente, ha provveduto, con l’emissione della Direttiva Deflussi Ecologici, a definire la metodologia per determinare il valore del DE nel territorio distrettuale, che va dal bacino dell’Adige, al Brenta, al Piave, al Tagliamento fino all’Isonzo.
I valori ipotizzati per il DE nella Direttiva Deflussi Ecologici sono pari a 2-3 volte quello del DMV. Se la portata che deve rimanere nel fiume aumenta, progressivamente non possono che diminuire i prelievi artificiali per altri usi come quello irriguo o idroelettrico o, più in generale, quelli che soddisfano i fabbisogni del territorio circostante al fiume.
Per le nuove derivazioni dal 1° luglio 2018 dovrà essere applicato il metodo distrettuale di riferimento, attraverso un criterio di progressività.
Per le concessioni in fase di rinnovo, la Direttiva Deflussi Ecologici affida alle amministrazioni regionali ed ai titolari delle concessioni di derivazione il compito di verificare la coerenza dei nuovi criteri con le metodologie già applicate per la determinazione delle portate di DMV, proponendo di implementare i nuovi valori eventualmente ridotti, qualora le condizioni specifiche lo motivassero. In ogni caso la Direttiva Deflussi Ecologici fissava l’adozione del DE al posto del DMV a partire dal 1 gennaio 2022.

In particolare, nel quadriennio 2018-2021, il metodo di calcolo poteva essere ulteriormente affinato attraverso la cosiddetta “fase di verifica e sperimentazione”, anche allo scopo di tener conto di situazioni sito-specifiche non individuabili alla scala di area vasta.
Il Consorzio di Bonifica Piave è titolare di tre grandi derivazioni dal fiume Piave, a finalità irrigue e idroelettriche, strettamente collegate alla gestione di un sistema di benefici nel territorio interessato e non solo. Tali derivazioni sono giunte a scadenza oltre vent’anni fa, sono state prorogate con DGR 962 della Regione Veneto del 22/06/2016 per tre anni, successivamente per ulteriori tre anni con DGR n. 737 del 04 giugno 2019.

Le derivazioni sono definite come pressioni significative sul fiume e come tali soggette alle misure finalizzate al miglioramento della qualità ecologica del fiume.
Le simulazioni sull’applicazione del DE, elaborate da Consorzio e Enel Green Power entrambi titolari di grandi derivazioni, hanno confermato che le attuali portate di disciplinare, di fatto già ridotte per assicurare il rispetto del DMV nelle sezioni poste a valle delle derivazioni, dovrebbero ulteriormente ridursi ed in certi casi azzerarsi, al fine di garantire le portate di deflusso ecologico, mettendo a rischio il sistema di benefici territoriali che oggi hanno un effetto positivo sulla qualità ambientale del paesaggio, su salute e sicurezza delle persone, sull’economia dell’estesa area territoriale interessata dalla rete derivata.
Oltre a non garantire l’irrigazione, l’applicazione immediata del DE, nei valori calcolati dal metodo distrettuale, metterebbe a rischio l’alimentazione dei fiumi di risorgiva, impattando sull’attrattività turistica delle città d’acque in particolare e sulla diluizione degli scarichi fognari, arrivando a ridurre i volumi irrigui negli invasi montani, compromettendo la produzione idroelettrica e la fruibilità turistica dei laghi.
Al fine di affinare il valore del DE, il Consorzio di Bonifica Piave, in conformità a quanto previsto dalla Direttiva Deflussi Ecologici, ha predisposto e sottoposto ad approvazione un progetto di sperimentazione per la valutazione sito-specifica delle condizioni del regime idrologico.   L’attività di sperimentazione ha preso il via nel luglio 2020 e purtroppo non si è conclusa nei tempi previsti (dicembre 2021), in quanto non si sono verificate tutte le configurazioni di portata previste, specie quelle più ridotte, dato il particolare andamento meteoclimatico del periodo che ha mantenuto sostenuti deflussi nel fiume.

L’autorità di Distretto Alpi Orientali nel mese di dicembre 2021 è giunta all’approvazione del 2° Aggiornamento al Piano di Gestione delle Acque, valido per il periodo 2022-2027. Nell’ambito di tale provvedimento e delle iniziative collegate si sono prese in considerazione le analisi e le osservazioni svolte dal Consorzio, da Enel Green Power e da molti altri portatori di interesse, introducendo la possibilità di adottare un processo GRADUALE di transizione dalla disciplina previgente (DMV) ai valori di DE, che comunque dovrà chiudersi entro il 31 dicembre 2025.

Gli esiti delle simulazioni degli impatti dell’applicazione del deflusso ecologico secondo il metodo di riferimento distrettuale (2017-2021)

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