Il temporale che ha investito l’intero Montello, domenica 13 maggio, si pone come uno dei fenomeni localizzati di maggiore intensità che hanno interessano negli ultimi 10 anni la zona. La precipitazione con livelli crescenti di intensità si è concentrata in particolar modo sulla zona tra Giavera del Montello e Nervesa della Battaglia, interessando l’intero versante collinare sud.
Evento di piena lungo il versante sud del Montello – 13.05.2018
Tanta pioggia in una piccola area
La precipitazione con livelli crescenti di intensità si è concentrata in particolar modo sulla zona tra Giavera del Montello e Nervesa della Battaglia, interessando l’intero versante collinare sud. Le analisi meteorologiche hanno permesso di valutare in circa poco più di 70 mm la pioggia in un’ora nel punto di maggior apporto, localizzato all’incirca sopra Bavaria. Ma la particolarità dell’evento, oltre che nella precipitazione molto elevata, sta nel fatto che nella notte precedente un temporale moderatamente intenso nella stessa area aveva già del tutto saturato i terreni con 20 mm di pioggia circa, terreni che, come tutti sanno, sono argillosi e poco permeabili. Il temporale, dalle 13 alle 14, di fatto ha riversato un consistente volume d’acqua sul bacino del torrente Giavera e su quello del canale del Bosco, causandone il completo riempimento e gli episodi di tracimazione. Del resto, le condizioni di saturazione di un terreno già di per sé impermeabile hanno causato un’immediata trasformazione della pioggia in deflusso superficiale (ne sono prova gli estesi allagamenti su campi e vigneti anche lontani dai corsi d’acqua).
La prima immagine evidenza sulla planimetria dell’area il valore cumulato totale della precipitazione con colori gradualmente più scuri fino al rosso scuro che identifica apporti compresi tra 60 e 80 mm.
La seconda invece rappresenta invece l’andamento temporale della pioggia in un determinato punto: le barre verticali la pioggia misurata in 10 minuti, la linea continua la precipitazione cumulata. E’ visibile sia la precipitazione nella notte antecedente, per circa 20 mm, sia l’elevato apporto registrato nel pomeriggio, per circa 1 ora.
Quali gli effetti registrati?
Il canale di Ponente, canale irriguo allora non ancora alimentato a regime, ha accolto e smaltito numerosi apporti provenienti dalle pendici del Montello, specie in zona Giavera e Bavaria, oltre che dal canale del Bosco, convogliandoli a scarico su altro ricettore finale.
Si tratta di una iniziativa messa in atto dal Consorzio proprio ai fini di ridurre gli effetti di eventi quali quello verificatosi.
Il Canale del Bosco, per sua natura, è un collettore di gronda di tutto il versante sud del Montello, da Montebelluna a Giavera, ed ha visto incrementarsi la sua portata di 3-4 volte nel giro di mezz’ora.
Ancor prima che iniziasse a piovere nell’area, la sua portata era stata drasticamente ridotta in testa, togliendo di fatto la sua portata ordinaria.
La grande quantità d’acqua affluita in tempi brevissimi non ha avuto modo di raggiungere gli scoli e si è riversata lungo le strade seguendo la pendenza delle stesse e riversandosi lungo la SP 248 Schiavonesca (vedi foto a lato).
Antri numerosi allagamenti si sono verificati per mancato recapito negli scoli minori, che peraltro sono stati smaltiti velocemente appena terminato l’evento.
Da segnalare in particolare il picco di piena che ha interessato la Brentella di Giavera e Villorba in località Cusignana bassa, dove per qualche ora si è resa necessaria la sospensione del traffico lungo la provinciale SP 90, parzialmente invasa dall’acqua.
Il torrente Giavera era già in piena dopo aver ricevuto le acque dal suo bacino naturale (tra Giavera e Bavaria).
Più a valle riceve in più punti anche le portate del canale del Bosco. Il Giavera più a valle attraversa il territorio di Povegliano e di Villorba per unirsi al Pegorile e Botteniga poco a nord di Treviso e quindi entra nel centro storico dividendosi in Cagnan, Buranelli e Siletto. Immediatamente a sud del centro storico di Treviso detti corsi d’acqua confluiscono nel Sile.
L’acqua rossa per il dilavamento dei terreni argillosi del Montello si è resa molto evidente anche in centro a Treviso.