Quest’anno all’emergenza COVID 19, si sono aggiunti anche i repentini sbalzi termici di fine marzo e primi giorni di aprile, infatti con le colture già in pieno germoglio molte colture, specie frutteti, sono state sottoposte a temperature prossime o inferiori allo zero.
L’insidia per le colture non si è rivelata solo con la mancanza di piogge e le temperature troppo elevate rispetto alla media stagionale di questi giorni ma anche con gli improvvisi abbassamenti delle temperature fin sotto lo zero che hanno messo a rischio intere colture.
Siamo riusciti ad affrontare questa emergenza mettendo in pressione i nostri impianti per utilizzare l’irrigazione “antibrina” : l’aspersione di acqua soprachioma provoca in presenza di temperature dell’aria inferiori allo 0° la formazione di ghiaccio attorno a gemme e rami, proteggendoli e mantenendo la loro temperatura prossima ma comunque superiore allo 0°, fino al termine della gelata.

