Il Consorzio di bonifica Piave sta concludendo la raccolta dei risultati della sperimentazione svoltasi a fine marzo e predisponendo una relazione di sintesi che a fine maggio sarà pubblicata sul sito del Consorzio a disposizione di tutti.

 

Comunicato stampa, 17.05.2018

La sperimentazione invernale, con le asciutte di marzo, ha avuto sicuramente successo. Sono state raccolte numerose informazioni, alcune delle quali molto utili per la ricerca di un “nuovo equilibrio”, fondamentale obiettivo in vista dell’applicazione del Deflusso Ecologico. La relazione Piave-Sile sotto il profilo idrogeologico acquisisce aspetti molto interessanti, anche in relazione alle piogge che affluiscono all’area e all’andamento della falda e dei parametri climatici.

Il compito del Consorzio è quello di gestire le proprie opere di presa osservando i disciplinari e delle normative adottate dalla Regione e dall’Autorità di Distretto.

Il Presidente del Consorzio Giuseppe Romano precisa: “Il Consorzio intende collaborare con il massimo impegno sul percorso stabilito dalla Direttiva Deflussi Ecologici, approvata nel dicembre scorso: essa, oltre che stabilire il metodo distrettuale di riferimento per la definizione dell’Ecological Flow, attiva una fase di verifica e sperimentazione nel quadriennio 2018-2021 allo scopo di individuare in forma sito-specifica le condizioni che portano alla definizione corretta e sostenibile del DE. Ora stiamo attendendo che la Regione, come previsto nella Direttiva, adotti entro il 30 giugno 2018 i provvedimenti necessari a garantire l’attuazione progressiva, dal 1 luglio 2018 al 31 dicembre 2021, della disciplina sul Deflusso Ecologico. Tali provvedimenti individueranno anche i siti dove avviare le attività di verifica e sperimentazione, in funzione degli esiti dei programmi di monitoraggio già avviati o in fase di avvio, tra questi quello che il Consorzio ha provveduto ad attivare”.

Il Direttore del Consorzio Piave ing. Paolo Battagion dichiara: “Le attività sperimentali potranno inoltre contribuire ad implementare la base conoscitiva per il secondo aggiornamento del Piano di gestione delle Acque (2022-2027).

Nel frattempo, con l’aumentare delle temperature è iniziato lo scioglimento dei depositi nevosi in montagna e questo ha portato alle consuete “morbide” primaverili del grande fiume. Oggi a Fener e Nervesa nel Piave si misurano poco meno di 100 mc/s.

Anche i laghi montani hanno raggiunto il totale riempimento, grazie agli apporti dovuti allo scioglimento della neve, quest’anno accumulata in discreta quantità specie in alta montagna.

L’Arpav, nel Bollettino della Risorsa idrica, scrive che le riserve idriche nel bacino del Piave dell’anno in corso, considerati gli ultimi 16 anni, sono al quarto posto (dopo il 2014, 2009 e 2013)”.

In merito alle recenti esternazioni del rappresentante di Legambiente, Fausto Pozzobon, il Presidente Giuseppe Romano afferma: “Il rappresentante di Legambiente dovrebbe ripassare le funzioni del Consorzio Piave ed evitare così di continuare a diffondere informazioni assolutamente distorte quando attribuisce al Consorzio funzioni che non ha: noi non siamo i “padroni dell’acqua”, si informi! Il consorzio, tanto per chiarire una volta per tutte, non ha stabilito il DMV né tantomeno stabilirà il DE, non siamo coloro che controllano ma casomai i controllati: “controllati” dalla norma. Pozzobon, come un disco rotto, ci accusa di non cercare fondi per diffondere un sistema irriguo che consenta di risparmiare acqua, mentre finge di non sapere che il Consorzio negli ultimi 15 anni ha trasformato, proprio grazie al reperimento di risorse economiche, ben 13 mila ettari da scorrimento a pluvirriguo. Mentre per la trasformazione del rimanente territorio, oggi irrigato a scorrimento, i progetti sono depositati da 4 anni in attesa del finanziamento previsto nel Piano Irriguo Nazionale. Ora, sono io che chiedo: quante risorse ha procurato in tutti questi anni di guerra praticamente personale Pozzobon per il Piave? Che cosa ha fatto oltre a garantirsi la visibilità sulla stampa con esternazioni fuorvianti e offensive? A quando le sue dimissioni?”.

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