Prevista una riduzione del prelievo d’acqua dal Piave di circa 1200 l/s, per merito della maggior efficienza del sistema per aspersione rispetto all’attuale sistema per scorrimento.

 

Comunicato stampa, 10.10.2018

In data 8 ottobre il Ministero delle Politiche Agricole ha approvato la graduatoria provvisoria dei progetti che i consorzi di bonifica e altri enti irrigui d’Italia hanno presentato al bando nazionale per interventi in infrastrutture irrigue finanziato con fondi PNSR 2014-2020 (Piano Nazionale di Sviluppo Rurale).

Dopo la rigida valutazione di ciascun progetto svolta da una specifica commissione in base a svariati criteri di premialità il Consorzio Piave si è posizionato terzo nella graduatoria con 76 punti su 100, su un totale di 19 progetti che risultano finanziati.

Esulta il Presidente Giuseppe Romano: “Un ottimo risultato, addirittura superiore alle attese, motivo di grande soddisfazione per l’amministrazione consorziale, che ci porterà, nel corso dei prossimi 4 anni, a trasformare da scorrimento a pluvirrigazione poco meno di 3000 ha situati nei comuni di Istrana, Paese, Quinto, Crocetta del Montello e Arcade.

L’importo totale dei lavori ammonta a 20 milioni di euro, suddivisi in 5 stralci ed altrettanti appalti. Una importante ricaduta in termini di lavoro, innovazione, nuove opportunità al settore primario in una vasta area del nostro comprensorio.”

La somma messa a gara dallo stato è di 291 milioni di euro, provenienti da fondi europei e nazionali. Sono 84 gli enti che hanno partecipato, proponendo ciascuno progetti di importo complessivo variabile ma comunque compreso in 20 milioni di euro.

“Il grande risultato raggiunto, – continua il Presidente – il cui merito va alla struttura ed in particolare al Settore Progetti, ci consente di continuare sul percorso di trasformazione delle reti irrigue del nostro territorio che negli ultimi 15 anni ha consentito di attrezzare con reti a pressione circa 12.000 ha. Con l’intervento finanziato ora la superficie a scorrimento verrà a ridursi di un ulteriore 10%. La trasformazione irrigua è lo strumento più efficace per dare una concreta risposta all’indispensabile bisogno di risparmio idrico che le prospettive imposte dalla prossima adozione del deflusso ecologico rendono imprescindibile per la sopravvivenza delle reti derivate dal fiume Piave e per lo stesso consorzio Piave.”

Il Consorzio Piave, è tra i 10 consorzi del Veneto il consorzio irriguo più grande, ha oggi quasi 60.000 ha irrigati con strutture fisse, di cui poco meno della metà (ca. 25.000 ha) ancora con i tradizionali sistemi a scorrimento.

I tre progetti, i cui lavori sono stati suddivisi 5 stralci ed altrettanti appalti, permetteranno nei prossimi 4 anni la riconversione irrigua di 3060 ettari di terreno agricolo tramite la posa di oltre 270 km di condotte di vario diametro e la fornitura d’acqua alle aziende in bassa e media pressione (3-4 atmosfere).

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