“Il Consorzio Piave ha già ipotizzato alcune misure per ridurre il fabbisogno a fini agricoli – ricorda il presidente Giuseppe Romano – da un lato la conversione degli impianti di irrigazione in pluvirrigui, dall’altro il recupero delle cave dismesse quali bacini di invaso. A poco valgono operazioni impositive di riduzione delle colture idroesigenti, il mercato le sta già riducendo. Ora, assieme alle istituzioni cercheremo di capire se per i fiumi di pianura è necessario attivare misure dedicate a garantirne una portata minima, se e quanto i parametri DE sono adeguati a garantire la salute di questi corsi d’acqua, assieme a quello del Piave e ad evitare gli impatti su ambiente, turismo, qualità della vita. Allo stesso modo, andranno valutati gli effetti sulle attività produttive non agricole, come sui bacini montani, verificando necessità e eventuali cambiamenti da apportare”.

Il test è frutto di un complesso percorso, iniziato con il recepimento della direttiva europea Quadro Acque da parte del Governo e di seguito della Regione Veneto. Con il DE, l’obiettivo dell’Europa è quello di definire una portata che garantisca la salute del fiume e al contempo i servizi collegati all’utilizzo dell’acqua. Per questo sono previste fasi di sperimentazione che aiutino i territori e i suoi attori a verificare gli impatti e quindi modalità di applicazione più efficaci, tanto da ridurre gli impatti negativi.

Per questo, il Consorzio Piave ha programmato e gestito la sperimentazione, portando all’attenzione di istituzioni pubbliche, cittadini e organizzazioni economiche il tema. Ha tradotto in italiano Deflusso Ecologico (il termine inglese ecological flow che arriva dall’Europa) ne ha rimarcato l’importanza e il valore per il territorio in cui opera, che fino a prima della sperimentazione non aveva la questione in agenda.

In coordinamento con la Regione, l’Autorità di Bacino, Arpav e gli altri enti gestori, ha condotto la sperimentazione e ora sta elaborando i dati per condividerli con gli attori territoriali, come con le autorità competenti e gli altri territori rivieraschi.