E’ possibile utilizzare l’acqua dell’impianto pluvirriguo per irrigare il giardino di casa?
Si, se c’è disponibilità idrica ed è possibile raggiungere un idrante. Per farlo è necessario richiedere al Consorzio il rilascio di una specifica autorizzazione del tipo orto/giardino. Il Consorzio, dopo l’istruttoria, comunicherà la possibilità di allacciamento presso l’idrante più vicino o più idoneo. Il tratto di collegamento tra la posizione dell’idrante e la proprietà privata è onere del richiedente, così come il benestare da parte di eventuali privati interessati dall’impianto privato. Quando il tubo privato è posato, il Consorzio provvederà, sulla base della priorità assegnata, all’allacciamento con proprio personale.
Posso prelevare l’acqua da un canale che affianca la mia proprietà?
Si, se c’è disponibilià idrica sufficiente. Per farlo è necessario richiedere al Consorzio il rilascio di una specifica autorizzazione del tipo orto/giardino. Il Consorzio, dopo l’istruttoria, comunicherà la possibilità di allacciamento dal canale. Il prelievo potrà avvenire esclusivamente da pozzetto laterale al corso d’acqua, opportunamente collegato ad esso. Non potranno essere utilizzate sorbole o pompe direttamente immerse nell’alveo del canale. La portata che potrà essere attinta viene comunicata nel provvedimento autorizzativo. La pompa utilizzata per il prelievo deve avere caratteristiche tali da non superare la portata concessa.
Il prelievo deve avvenire in determinati orari?
L’irrigazione cosiddetta “alla domanda” può avvenire senza il rispetto di orari, nei limiti delle portate autorizzate. Il prelievo deve limitarsi all’effettiva necessità, evitando sprechi ed inutili dispersioni d’acqua. Il Consorzio, ai fini di contenere il consumo d’acqua, potrà imporre turnazioni e, in caso di carenza idrica, la sospensione totale del prelievo, senza che questo possa determinare la riduzioni del canone.