Contributo: cos’è e chi paga
Contributo di bonifica
L’attività fondamentale svolta dal Consorzio è la gestione delle reti di scolo: manutenzione ordinaria, interventi di ripresa frane, servizio di piena, sorveglianza idraulica del territorio sono le funzioni istituzionali alle cui spese ogni cittadino consorziato, proporzionalmente al beneficio che riceve, è tenuto a contribuire.
Sono consorziati tutti i proprietari di beni immobili, siano essi terreni o fabbricati, compresi nel perimetro di contribuenza del Consorzio, ovvero il territorio all’interno del quale il Consorzio svolge la sua attività.
Ad ogni proprietario di immobile (terreno o fabbricato) viene inviato annualmente, di solito tra aprile e giugno, un avviso di pagamento nel quale sono riportati i contributi sotto la voce BONIFICA, riferentesi all’omonima attività svolta dal Consorzio.
Contributo di irrigazione
Nelle aree attrezzate con strutture irrigue fisse, come tubazioni di distribuzione a pressione o canalette a pelo libero, i terreni possono essere irrigati prelevando dalle reti consorziali nei limiti delle portate stabilite e degli orari assegnati.
Per questo tipo di beneficio, indipendentemente se avvenga o meno l’utilizzo dell’acqua irrigua, ogni proprietario è tenuto a contribuire alle spese di adduzione e distribuzione sostenute dal Consorzio in funzione dell’estensione dei terreni di proprietà e delle caratteristiche dell’irrigazione, così come stabilito dal Piano di classifica.
Ad ogni proprietario di terreni compresi in aree irrigue strutturate viene inviato annualmente, di solito tra aprile e giugno, un avviso di pagamento nel quale sono riportati i contributi sotto la voce IRRIGAZIONE, riferentesi all’omonima attività svolta dal Consorzio.
I contributi a carattere obbligatorio sono stabiliti in base al Piano di classifica degli immobili.
Il contributo di bonifica trova la sua fonte normativa nell’art. 860 del codice civile, negli artt. 10, 11, 17 e 59 del R.D. 13.2.1933 n. 215 e nella legge regionale del Veneto n. 12/2009.
Le informazioni catastali e la titolarità dei beni sono acquisite tramite procedure automatiche delle banche dati catastali dell’Agenzia del Territorio (UTE) alla data del 31 dicembre.
Come si calcola
Il contributo è determinato annualmente a carico di ogni consorziato in rapporto al “beneficio” che il proprio immobile (terreno o fabbricato) riceve dall’attività del Consorzio.
- viene elaborato il piano di classifica, definendo in modo articolato il “peso relativo” di ciascuna attività svolta dal Consorzio per ogni bacino idraulico all’interno del perimetro di contribuenza;
- il Piano di classifica viene approvato, oltre che dall’Assemblea del Consorzio, dalla Regione;
- nel novembre di ogni anno, il Consorzio redige il bilancio di previsione delle spese da sostenersi nel corso dell’anno successivo e individua quindi, in funzione delle necessità di manutenzione e degli obiettivi dell’amministrazione, le entrate per fare fronte a tali spese, ovvero la quota complessiva dei contributi consortili a carico dei consorziati per tipo di attività;
- un apposito documento detto piano di riparto, allegato al bilancio di previsione, stabilisce la suddivisione dei costi fra tutti i proprietari di immobili e terreni ad essa appartenenti, in proporzione al beneficio calcolato sulla base degli indici individuati nel Piano di Classifica;
- entro il primo trimestre dell’anno successivo, vengono inviati gli avvisi di pagamento a tutti i proprietari consorziati.
Modalità di pagamento pagoPA

Gli avvisi di pagamento contengono i contributi di bonifica e di irrigazione (se dovuti) e vengono inviati in modalità cartacea o digitale ai primi intestatari di ogni proprietà immobiliare. Qualora un soggetto, persona fisica o giuridica, risulti primo intestatario di più proprietà, i relativi contributi vengono conglobati in un unico avviso. L’avviso può contenere anche importi derivanti da canoni di concessione e, alla voce VARIE, importi diversi come il recupero di spese di istruttoria o le annualità di anni precedenti.
Qualora per disguidi di recapito l’avviso giungesse a destinazione a ridosso od oltre la scadenza sopra riportata il pagamento potrà essere effettuato entro 15 giorni dal ricevimento, senza alcuna maggiorazione.
Il pagamento dovrà avvenire esclusivamente con le seguenti modalità:
- pagoPA: direttamente dal portale del Consorzio Piave Pagamento on line pagoPA, utilizzando carta di credito o debito o prepagata sui principali circuiti o altre forme di pagamento disponibili. Dal 01/01/2022 il Consorzio di bonifica Piave aderisce al sistema nazionale dei pagamenti pagoPA, la piattaforma che consente a cittadini e imprese di effettuare pagamenti, in modo sicuro e trasparente, verso le pubbliche amministrazioni e i gestori di servizi di pubblica utilità. Maggiori informazioni su https://www.pagopa.gov.it/
- utilizzando l’home banking della propria banca, (solo attraverso i loghi CCBILL o PagoPA);
- presso gli sportelli degli Uffici Postali;
- presso le tabaccherie con circuito Banca 5, Sisal e Lottomatica;
- presso le agenzie della propria banca,
- Presso gli sportelli ATM della propria banca (se abilitati)
- mediante l’app IO, dal 2022 il Consorzio è integrato su IO, l’app dei servizi pubblici, attraverso cui interagire in modo semplice e sicuro con i servizi pubblici locali e nazionali, ricevere i messaggi della Pubblica Amministrazione ed effettuare i pagamenti dei servizi pubblici. IO consente di ricevere comunicazioni, di tenere sotto controllo ogni scadenza e, all’occorrenza, effettuare dei pagamenti direttamente dall’app. All’arrivo di ogni nuovo messaggio da parte delle pubbliche amministrazioni registrate su pagoPA, IO ti informa attraverso una notifica. Download e maggiori approfondimenti alla pagina https://io.italia.it/
ADDEBITO IN CONTO CORRENTE
Su richiesta è possibile attivare l’addebito diretto sul proprio conto corrente bancario. Il modello da compilare qui scaricabile deve essere restituito al Consorzio compilato e sottoscritto unitamente a copia di un documento di identità.
Si può utilizzare anche l’attivazione on line, che consente di attivare l’addebito in conto corrente dell’avviso di pagamento dei contributi consortili
RICEVIMENTO AVVISO DI PAGAMENTO VIA E-MAIL
È possibile chiedere l‘invio dell’avviso di pagamento via mail compilando ed inviando il modulo qui riportato unitamente a copia di un documento di identità. Nello stesso è contenuta anche l’opzione di iscrizione alla Newsletter del Consorzio Piave.
Dal 2022 l’avviso di pagamento sarà inviato via PEC a tutti i contribuenti che risultano censiti ed in possesso di un indirizzo di posta elettronica certificata nel servizio INIPEC di Infocamere ovvero al proprio indirizzo di posta elettronica ordinaria per chi ne ha fatto richiesta. Questo consente di eliminare sprechi di carta, dà certezza sulla ricezione dell’avviso di pagamento ed elimina ritardi nella consegna
Rateizzazione
Gli avvisi di pagamento dei contributi consortili possono essere oggetto di rateizzazione, qualunque sia l’importo del contributo, purché il consorziato sia in regola con il pagamento per gli anni precedenti: leggi qui le direttive allegato A Delibera n. 211/CdA del 29/9/2016 per conoscere le modalità di richiesta.
Il piano di rateizzazione si deve concludere entro il 31 gennaio dell’anno successivo a quello del ruolo per il quale si chiede la rateizzazione.
L’istanza di rateizzazione potrà essere inoltrata al Consorzio compilando il modulo qui pubblicato con le seguenti modalità:
- consegna diretta presso lo sportello di Montebelluna o Oderzo
- con PEC all’indirizzo consorziopiave@pec.it
- con e-mail all’indirizzo info@consorziopiave.it
- con fax al numero 0423/601446
Deducibilità
I contributi ai consorzi obbligatori per legge come i consorzi di bonifica sono deducibili dal Reddito lordo da denunciare ai fini fiscali, ai sensi dell’art. 10, lettera a) del D.P.R. 917/1986 e Risoluzione n. 44/E del 4 luglio 2013.
A tal fine conservare l’intero avviso e la ricevuta di pagamento.
Ruolo Suppletivo 2022
PERCHE’ UN RUOLO SUPPLETIVO PER L’ANNO 2022
Come si rende disponibile l’acqua per irrigare?
L’acqua a fini irrigui nel territorio del Consorzio viene derivata da fiumi naturali quali il Piave o altri corsi d’acqua di pianura, grazie a specifiche concessioni di derivazione rilasciate al Consorzio dalla Regione Veneto. La distribuzione dell’acqua derivata può avvenire a gravità attraverso canali e canalette, oppure a mezzo di reti tubate che consentono ai consorziati utilizzatori di prelevare l’acqua già in pressione. In alcuni casi è necessario un semplice sollevamento dal fiume alla rete di distribuzione a gravità. Se l’altimetria naturale non consente di avere sufficiente pressione, il Consorzio interviene pompando l’acqua alla pressione necessaria per l’irrigazione.
Il Consorzio Piave ha in gestione 33 impianti di sollevamento irriguo, ciascuno dedicato a specifiche porzioni di territorio con distribuzione a pressione. L’alimentazione di tali impianti a fini irrigui richiede molta energia elettrica, specie nei mesi estivi. Nel corso del 2022, dato l’andamento della stagione particolarmente caldo e privo di precipitazioni, tutti gli impianti hanno funzionato ininterrottamente per l’intera stagione estiva, determinando un consumo di energia superiore del 20% rispetto alla media degli anni precedenti. Il maggior consumo è avvenuto proprio nei mesi in cui il costo dell’energia elettrica, come è noto, è aumentato di quasi TRE VOLTE rispetto a quanto mediamente si riscontrava negli scorsi anni.
La spesa per acquisto di energia si è attestata nel 2022 a circa 5.750.000 euro rispetto ai 2.100.000 euro preventivati.
Minore produzione di energia rinnovabile
I proventi che derivano dalla produzione di energia idroelettrica che il Consorzio ricava dall’esercizio di 11 turbine installate nella rete derivata contribuiscono a ridurre i costi sostenuti dal Consorzio. Purtroppo, nel corso del 2022, a causa dell’andamento climatico estremamente secco e della priorità data agli usi irrigui, si è verificata una minor disponibilità d’acqua funzionale alla produzione idroelettrica determinando una riduzione degli introiti inizialmente previsti. Tale riduzione comporta che parte dei costi diretti che era previsto fossero coperti con gli introiti della produzione idroelettrica debbano, invece, essere finanziati con il contributo consortile.
Le voci del ruolo suppletivo
In sintesi, le voci che possono essere riportate nel presente avviso di pagamento sono riconducibili a:
- Addizionale energia per sollevamento irriguo dovuta ai maggiori costi sostenuti per acquistare l’energia elettrica necessaria a mettere in pressione l’acqua per utilizzi sia di tipo agricolo che urbano
- Addizionale energia per sollevamento a fini irrigui per finalità di soccorso (impianti di Baite e Navolè)
L’Amministrazione per far fronte alla maggiore spesa dell’energia ed al minor introito idroelettrico ha fatto ricorso, per reperire risorse, all’avanzo di amministrazione 2022 e ad economie nella spesa corrente attraverso revisioni del bilancio ove possibile, ma tali operazioni non sono state, purtroppo, sufficienti a coprire l’intero importo. Pertanto, a seguito deliberazione dell’Assemblea n. 11 del 13.10.2022, con delibera del C.d.A. n. 181 del 7 dicembre 2022 è stata approvata l’emissione di un Ruolo Suppletivo. Come è noto le spese che il Consorzio di bonifica sostiene vengono poste a carico dei proprietari di immobili (terreni o fabbricati) in proporzione al beneficio che ricevono dall’attività che il Consorzio svolge. Il metodo di determinazione del contributo è documentato nel “Piano di Classifica degli immobili ricadenti nel comprensorio consortile”, con l’allegato Perimetro di Contribuenza, approvati con delibera dell’Assemblea Consorziale n. 07/A in data 29/06/2011 e dalla Giunta Regionale del Veneto con Deliberazione n. 571/2013.
Chi paga l’addizionale del ruolo suppletivo?
Le spese sostenute per l’acquisto di energia per il funzionamento degli specifici impianti irrigui strutturati sono poste a carico dei consorziati utilizzatori serviti da quelli stessi impianti. Analogamente, nel caso dell’irrigazione di soccorso (impianti di Baite e Navolè, nei comuni di Oderzo, Mansuè, Gorgo al Monticano e Motta di Livenza), le spese energetiche per il sollevamento sono richieste ai rispettivi consorziati utilizzatori.
La quota parte delle spese di manutenzione e gestione delle opere che non si è potuta coprire con i ricavi della produzione idroelettrica, rispetto alle previsioni di bilancio, è posta a carico dei consorziati utilizzatori che beneficiano del corrispondente introito.