Nell’ambito delle risorse che si sono rese disponibili a seguito dell’emergenza determinata dalla tempesta Vaia dell’ottobre 2018, il Commissario Delegato all’Emergenza, nella persona del presidente della Regione Veneto, ha finanziato un ampio programma di interventi di mitigazione del rischio idraulico in tutto il territorio regionale.

Il Consorzio di bonifica Piave, in qualità di Soggetto Attuatore degli interventi emergenziali, è stato incaricato di proporre, progettare e realizzare sistemazioni idrauliche nella zona collinare della provincia di Treviso, volte a contenere le criticità idrauliche determinate da alcuni insidiosi corsi d’acqua a regime torrentizio che la percorrono.

Il Consorzio, a fine 2019, ha pertanto proposto questo importante progetto che riduce il rischio idraulico in prossimità dei centri urbani di San Fior e Codognè, recentemente interessati da fenomeni alluvionali provocati dalle piene brevi ma intense del torrente Codolo o Ghebo, affluente in sinistra idraulica del fiume Monticano.

Le problematiche idrauliche che interessano il torrente Codolo sono da tempo segnalate anche nel Piano generale di bonifica e tutela del territorio redatto dal Consorzio di Bonifica Piave oltre che ben note ai cittadini dell’area, spesso in apprensione durante l’evoluzione dei fenomeni meteorici intensi.

Gli interventi fondamentali che verranno portati a termine sono tre:

  1. Ricostruzione del ponte sul torrente Codolo-Ghebo esistente lungo la SP. 44 via XXX Ottobre a Codognè, con raddoppio della sezione utile rispetto all’attuale ed impalcato posto a quota superiore alla sommità arginale;
  2. Realizzazione di una cassa d’espansione poco a nord della linea ferroviaria Venezia-Udine, a San Fior di Sotto in fregio a via Santo Stefano, di capacità di circa 70.000 m³, in grado di ridurre la portata massima di piena del torrente Codolo nel tratto di valle e fino alla confluenza con il fiume Monticano;
  3. Realizzazione di una seconda cassa d’espansione, di dimensioni minori, nella parte alta del territorio comunale di San Fior con una capienza di 20.000 mc, con finalità di riduzione delle portate generale dagli apporti meteorici di origine temporalesca nella rete urbana di San Fior di Sopra.

Dopo le ingenti piogge dei mesi scorsi il Consorzio Piave ha iniziato in questi giorni l’allestimento dell’area di cantiere presso la cassa in fregio alla ferrovia e le operazioni preliminari di scotico del terreno vegetale che andrà poi riposizionato sul fondo del bacino d’espansione una volta scavato. Si precisa che il bacino risulterà vuoto per la maggior parte del tempo, e interessato dall’acqua solo nel corso degli eventi di maggiore intensità.

La demolizione del ponte di via XXX Ottobre avrà inizio non appena Enel avrà messo in sicurezza la linea di media tensione parallela alla strada.

La cassa minore, posta lungo un affluente del Codolo nella parte alta di San Fior, deve attendere ancora il completamento della procedura espropriativa e verrà iniziata in primavera.

La spesa complessiva dei 3 interventi è pari a 2.800.000 euro.