
Si tratta di un antico manufatto di regolazione del Canale Brentella, costruito nel 1577. Nei documenti esso è indicato come “Terze Porte” perché era il terzo manufatto regolatore a partire dalla presa d’acqua del canale, situata a Pederobba (a nord di un attuale cementificio denominato “CEMENTIROSSI S.p.a.”).
Le “Terze Porte” a Pederobba (TV)
Un incrocio d’acque pericoloso
Il manufatto è collocato poco a valle dell’incrocio tra l’ex-canale ed il torrente Curogna. La sua funzione era quella di regolare la quantità d’acqua che fluiva nel canale, consentendo al tempo stesso la derivazione dell’acqua necessaria ad alimentare la preesistente “Roggia dei Mulini”, poi chiamata Roggia Ulliana che azionava i mulini della località Rovigo (oggi Covolo).
Il manufatto è provvisto di quattro luci, che potevano essere chiuse da paratoie, manovrate dall’interno dell’edificio. Una quinta paratoia regolava l’alimentazione della Roggia Ulliana, derivata lateralmente da sotto l’ultima luce a sinistra (a nord del manufatto si vede la ruota di un vecchio mulino sulla roggia stessa).
L’incrocio del canale Brentella con il torrente Curogna ha costituito un problema per diversi secoli, fin dalla sua costruzione. Era necessario poter utilizzare, nei tempi normali, le acque del Curogna per contribuire ad alimentare la Brentella; occorreva però evitare che, in occasione delle piene, le acque tumultuose del torrente Curogna si riversassero nel canale introducendovi ghiaia e detriti. Ciò si otteneva chiudendo le “porte” (paratoie).
A monte del manufatto esistono altri ruderi e resti delle opere di intersezione tra Brentella e Curogna.
Nel corso dei secoli sono state adottate diverse soluzioni per risolvere le problematiche idrauliche legate all’incrocio tra i due corsi d’acqua.
Oggi il canale attraversa il Curogna più a valle, con un ponte-canale in cemento armato costruito nel 1903. Le acque del Curogna non vengono più intercettate; la grande curva a gomito del vecchio alveo e le “Terze Porte” sono state abbandonate. A valle delle “Terze Porte”, nel vecchio alveo scorre ora, in senso inverso rispetto a quello della vecchia Brentella, l’acqua che alimenta la Roggia Ulliana, acqua derivata dal canale attuale nel punto di innesto della “variante”.