Il mestiere di guardar le acque “molti che varda e pochi se ne intende. Da poi fato molti vol dar la menda”
di Francesco Antoniol, Edizioni Terra Ferma Crocetta del Montello (TV), 2010

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La “guerra” per l’acqua è antica e già nel ‘500 in documenti presenti nell’archivio storico del Consorzio Piave si racconta di “lamentele” per furti d’acqua e mancate manutenzioni del canale nonché scavazioni abusive per deviare l’acqua, utilizzi non autorizzati, ecc. Il Consorzio già nel ‘500 corre ai ripari e istituisce la figura di un sorvegliante dell’acqua, che “guarda le acque”: chiamato in vari modi a seconda della zona, saltèr, branteèta, acquaròlo fino al nostro Guardiano di zona.