Applicazione del deflusso ecologico: chiuso il Canale della Vittoria e il Canale Brentella al 50%

Asciutta generale del canale Brentella dal 15 al 27 febbraio 2019.
Il Consiglio di amministrazione del Consorzio con delibera n. 211/CdA dell’8 novembre 2018, ha fissato il periodo di messa in asciutta dei canali al fine di effettuare le manutenzioni dei canali.
Con l’assenza prolungata di piogge, la disponibilità idrica nel bacino del Piave si è ridotta.
I bacini montani sono ai livelli previsti per la laminazione delle piene (30% del volume invasabile) e i deflussi si sono notevolmente abbassati. Le derivazioni di Fener e Nervesa prelevano valori inferiori a quelli invernale, in costante discesa giorno dopo giorno, dovendo rispettare il Deflusso Minimo Vitale (DMV) in Piave, oggi fissato a 11,3 mc/s minimi a Fener e 10,2 mc/s minimi a Nervesa.
Il Presidente del Consorzio Piave Giuseppe Romano afferma: “Se si dovesse osservare il Deflusso Ecologico (DE) in luogo del DMV, così come prevede la direttiva europea “Acque” 2000/60, e con i valori determinati dalla Direttiva Deflussi Ecologici, emanata dall’Autorità di Distretto Alpi Orientali nel dicembre 2017, la situazione sulla rete derivata dal Piave sarebbe sostanzialmente questa:
A Fener, deriveremmo 10 mc/s in meno, riducendo la portata del canale derivatore Brentella di quasi il 50 %
A Nervesa, per soddisfare i previsti 30 mc/s nel Piave a valle della traversa, non sarebbe possibile derivare nulla, quindi il canale della Vittoria sarebbe in asciutta, così come il Priula, il Ponente, la Piavesella di Nervesa.
Le conseguenze sarebbero allora ben visibili in tutta l’area che da Nervesa scende verso Istrana ad ovest e verso Maserada ad est”.
Treviso, città d’acqua, vedrebbe la portata del Botteniga al suo ingresso al di sotto delle mura a nord del centro storico, ridursi del 70%. Il Sile, dal canto suo, subirebbe una diminuzione minore, parzialmente mitigata dalla presenza degli sbarramenti che lungo il suo corso, da Quinto a Silea, ne controllano il livello.
Per quanto tempo? “Per il momento non sono previste piogge, – continua il Presidente Romano – quindi la situazione potrebbe rimanere tale fino al verificarsi di precipitazioni di una certa intensità. Questo nel 2022: per oggi ci limitiamo ad informare che le portate derivate si stanno giorno dopo giorno riducendo. Se le cose non cambieranno a breve chiuderemo i canali secondari per garantire l’acqua su quelli maggiori. – e conclude preoccupato – nel settembre 2022 tutto questo sarebbe già accaduto…”

