Asciutte 2023 il bilancio, con un occhio speciale verso la prossima stagione irrigua
I lavori delle asciutte 2023 si stanno chiudendo e si sta gradualmente ripristinando il flusso nei canali. È tornata l’acqua nelle Fosse di Castelfranco ed a Treviso i livelli si sono un poco ripresi.
Sono circa 40 le persone che sono state impegnate tra personale dipendente e avventizi, una quindicina di ditte esterne a supporto per la pulizia dei canali primari e principali, paratoie e lavaggi sgrigliatori e per la realizzazione di opere di difesa di sponda. I lavori più significativi sono stati il rifacimento della platea a Fener, il risanamento del muro del canale Derivatore in comune di Pederobba, la ricostruzione del muro di sponda sul canale del Bosco a Biadene di Montebelluna e il rinforzo con difesa di sponda in roccia lungo il canale del Bosco.
La rete derivata da Fener è alimentata fino ai canali primari, quella da Nervesa per il momento alimenta solo il canale Piavesella mentre i canali Priula e Ponente saranno riaperti a partire dal prossimo fine settimana.
Le portate disponibili nel fiume Piave sono modeste, complice l’assenza di precipitazioni e le temperature per ora ancora non troppo elevate e tali da consentire lo scioglimento della ridotta coltre nevosa ancora presente nel territorio montano.
Contiamo che gli apporti nevosi esistenti possano convertirsi in acqua e consentire il riempimento dei laghi alpini, oggi ancora a livelli bassi, considerato che durante il periodo invernale non ci sono state piene in grado di riempirli.
In ogni caso gli impianti a pressione verranno tutti messi in esercizio entro il 15 marzo, salvo rotture o limitazioni di portata disponibile.
Dai primi di aprile sarà possibile gradualmente alimentare la rete a scorrimento, ma lo faremo in misura tale da non intaccare in alcun modo l’invaso delle riserve alpine.
Il cambiamento climatico e gli obblighi imposti dal regime di deflusso ecologico impongono di limitare i prelievi d’acqua e di evitare in ogni modo gli sprechi, specie durante la stagione irrigua.
Gli usi dovranno essere pertanto strettamente osservare i turni assegnati o le condizioni dell’autorizzazione al prelievo rilasciata.
Ogni iniziativa volta alla riduzione del prelievo è fortemente sollecitata dal Consorzio. A tale scopo le opportunità offerte dal PSR (Piano di Sviluppo Rurale) regionale sono molto efficaci ai fini del risparmio idrico e della razionalizzazione del prelievo, a condizione che
- nelle aree con prelievo a pressione gli impianti a basso consumo (goccia o microirrigazione) garantiscano rigorosamente i consumi attesi nei turni previsti
- nelle aree oggi a scorrimento, prima dell’impianto a goccia, venga realizzato un bacino di accumulo aziendale di dimensioni tali da consentire l’attingimento con piccole portate in tempi più lunghi.
Prima della stagione irrigua, quando l’orario per l’attingimento è fissato attraverso il turno, è possibile ricavare comunque il periodo temporale nel quale è possibile il prelievo irriguo sui propri mappali da impianti a pressione utilizzando la cartella orario di cui si è già in dotazione ed applicando il metodo descritto nella pagina
https://consorziopiave.it/home/irrdovecomequando/esercizioirriguo/#anticipo
Per qualsiasi altra necessità contattate lo sportello al n. 0423-2917 o inviate una mail a info@consorziopiave.it.